
L’obbligo riguarda gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano.
A partire da giovedì 5 aprile, come comunicato dal MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), è scattato l’obbligo di riportare in etichetta sede e indirizzo dello stabilimenti di produzione e confezionamento di prodotti alimentari, come già previsto dal D.Lgs. 145/2017.
- denominazione,
- ingredienti,
- presenza di allergeni,
- quantità,
- scadenza,
- nome del responsabile delle informazioni,
- paese di origine,
- istruzioni per l’uso,
- titolo alcolometrico,
- dichiarazione nutrizionale.
La precisazione del Ministero non lascia spazio a dubbi in merito all’obbligo di definire in etichetta gli stabilimenti di produzione e confezionamento dei prodotti alimentari.
In caso di inadempienza, sarà sottoposto a una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 2mila euro a 15mila Euro. Sono previste sanzioni dello stesso importo anche per il caso in cui l’impresa che disponga di più stabilimenti non evidenzi quello effettivo mediante punzonatura o altro segno e sanzioni da mille euro a 8mila euro se non vengono rispettate le modalità di presentazione.
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